Villains LTD

 

#41

THE DAY NEW YORK STOOD STILL

 

 

New York City

Un giorno come tanti altri per la maggior parte degli abitanti di questa città, ma non per Natasha Romanoff alias la Vedova Nera: oggi non ha in programma di rischiare la vita.

Si sta godendo una rarissima giornata libera dalla sua carriera di super-eroina e spia freelance, seduta al tavolino di un anonimo bar, quando un anziano uomo di colore che non ha mai visto prima si siede di fronte a lei.

-Non sembra la tipica lettrice del Daily Bugle – dice in russo.

Natasha lo osserva meglio, cercando di intuire cosa stia succedendo, e ripone sul tavolo il giornale che stava leggendo. L’uomo indica la notizia sul giornale, “Oggi il processo Dran: rivelazione o farsa ?”.

-Una vera vergogna che non sia finito in prima pagina.

-Ci conosciamo? – chiede la donna, sempre in russo.

-Assolutamente no, Vedova Nera. Sì, so chi sei e no, non sto parlando in russo. Questa meraviglia traduce tutto quello che dico – risponde l’uomo, estraendo dalla giacca un piccolo dispositivo nero che potrebbe facilmente essere scambiato per un lettore MP3.

-Conosco una dozzina di persone che usano cose del genere. Il suo accento è pessimo, mister...

-Se io ti dicessi il mio vero nome mi spezzeresti l’osso del collo. Questa ovviamente non è la mia vera faccia.

L’uomo sposta una piccola leva sul dispositivo, a malapena visibile, ed assume l’aspetto di Nick Fury. E poi del barone Von Strucker, per poi diventare una copia esatta di Natasha.

-Onestamente, preferisco non avere una faccia.

Istantaneamente come prima, l’aspetto cambia ancora. Ora è quello di un uomo in giacca e cravatta, con le maniche arrotolate al gomito. La sua faccia e le mani non sono facilmente visibili, e stranamente pixelati al punto da essere totalmente irriconoscibili.

-Può chiamarmi agente Zero – afferma con una voce camuffata elettronicamente, questa volta in inglese.

-Induttore di immagini? – chiede Natasha, per nulla impressionata da trucchetti di così bassa lega.

-Niente di così banale. Si chiama Nebbia di Guerra...parlane con Nick Fury, vedrai che gli prenderà un colpo quando capirà che è stata rubata.

-Ho cose migliori da fare che mandare messaggi in codice a Nick, agente Zero. Per chi lavori?

-Per tutti e per nessuno. Resto al mio posto, a metà tra gli estremi, senza che nulla possa toccarmi. Io ed i Guardiani stiamo cercando di salvare il pianeta.

-Da chi o da cosa?

-Da chi sta cercando di conquistare il mondo e da chi sta cercando di proteggere il mondo. Credo che tu abbia avuto dei trascorsi con Diamond Dran.

-Ho conosciuto suo padre...purtroppo.

-C’è una lotta di potere per il controllo della Villains LTD. Oggi, entrambe le fazioni cercheranno di ottenere l’appoggio di Dran: nessuno dei due deve riuscire nel proprio intento.

-Molto interessante, ma non vedo cosa c’entri con me.

-Oggi sarai presente al processo e ti assicurerai che nessuno muoia. Altrimenti, farò esplodere uno dei palazzi di questa città.

La Vedova Nera cerca di fissare negli occhi il proprio interlocutore...cosa difficile, dato che il suo volto è un marasma di pixel disposti a caso. E non c’è la minima inflessione nella sua voce alterata elettronicamente.

-Come faccio a sapere che non è tutto un bluff?

-Non puoi. Dovresti fare la tua ordinazione, adesso.

Proprio in quel momento, il cameriere si avvicina al tavolo per chiedere:

-E’ pronta ad ordinare?

Natasha distoglie lo sguardo dall’agente Zero solo per un secondo, ma è sufficiente: si è già volatilizzato. E nessuno dei presenti sembra aver notato la sua presenza.

-Dannazione. Di solito sono io a fare trucchetti del genere...

 

Terra Selvaggia, Antartide

Sede Centrale della Villains LTD

Insomnia e Speed Demon restano letteralmente a bocca aperta quando le porte dell’ascensore si aprono. Si trovano nella sezione superiore della piramide, proprio al di sotto della sua punta.

Entrambi hanno già visto della tecnologia avanzata, ma mai in questo modo: migliaia di fili, cavi, pannelli di controllo, trasformatori e chissà cos’altro fluttuano a mezz’aria, avvolti da un flebile bagliore dorato. E’ impossibile comprendere che cosa dovrebbe essere l’oggetto una volta assemblato.

Augustus DeCeyt sta discutendo con il Laser Vivente, nella sua forma umana, senza distogliere lo sguardo dal progetto che l’Uomo Radioattivo sta affiggendo alla parete.

-...ergo, signor Parks, il segnale dovrebbe rimbalzare sulla rete satellitare terrestre generando una connessione globale.

-Credo che sia fisicamente possibile, Imperatore, ma per modulare il segnale avremmo bisogno di una capacità di calcolo astronomica.

-Non necessariamente, se regolassimo tutto prima di inviare il segnale. Sempre che troviamo il modo di fare una cosa del genere – riflette ad alta voce l’Uomo Radiattivo.

Insomnia sta per parlare, quando Miss  Link le blocca il passaggio porgendole un foglio prestampato.

-Questi sono gli ordini dell’Imperatore del Crimine – dice sorridendo.

-DeCeyt ci ha sempre dato gli ordini di persona – ricorda Insomnia.

-L’Imperatore è molto impegnato.

-E’ sempre “molto impegnato”, ultimamente – nota Speed Demon – Ora che noi due siamo gli ultimi agenti sul campo rimasti, non ci sono molte missioni...in effetti, sembra che non ci stia più chiamando nessuno.

-Cose che capitano quando sette dei maggiori capi criminali del mondo giurano di non avere più nulla a che fare con te – mormora Insomnia.

-Mi dispiace, ma questi sono gli ordini. Imperatore, gli agenti sono pronti – alza la voce miss Link per farsi sentire.

Senza dire una parola, e continuando ad ascoltare i consigli dei suoi scienziati, DeCeyt sfiora appena la Chiave dello Zodiaco.

Insomnia e Speed Demon scompaiono un istante dopo.

“Cosa diavolo sarà così importante da ignorare il fallimento dell’organizzazione?” si domanda l’assassina.

 

New York City

Una gran folla di giornalisti e di curiosi è appostata da ore di fronte al tribunale, in attesa di uno dei processi più pubblicizzati dell’anno.

Il processo a Diamond Dran rischiava di passare sotto silenzio: non è un criminale particolarmente noto o appariscente; in realtà, il fatto che sia il figlio di uno degli uomini più ricchi del paese lo rende di gran lunga più famoso.

Le cose sono cambiate quando, pochi giorni fa, la fazione ribelle della Villains LTD ha decapitato Graviton in seguito ad un cruento scontro che ha quasi distrutto Sidney: ora tutti si aspettano qualcosa di grosso. Ed ovviamente, il fatto che i Vendicatori stiano tenendo sotto controllo la situazione non fa che rafforzare l’idea che oggi ci sarà uno scontro tra super-esseri.

Iron Man ed il Fante di Cuori pattugliano il cielo, mentre Occhio di Falco e Sersi sono appostati di fronte al tribunale. Dran è stato tenuto sotto stretta sorveglianza per settimane, ed il processo sarebbe senza ombra di dubbio il momento più opportuno per una sua fuga.

Al momento sta viaggiando all’interno di un furgone corazzato, guardato a vista da tre guardie della Volta in armatura pesante e da Jocasta. Non ha detto molto durante il tragitto, ma si decide finalmente a rompere il ghiaccio:

-Dovete avere veramente paura.

-Prima che tu dica qualsiasi cosa, ricordati che la mia memoria è una prova accettabile in tribunale – gli ricorda la Vendicatrice robotica.

-Tutto questo show è per darvi delle arie, ma se la LTD volesse farmi scappare non ve ne accorgereste neanche. Sappiamo benissimo come fregarvi.

-Sei tu quello in manette, Dran.

-Perché mi sono costituito. Ne uscirò con una fedina penale migliore della tua, probabilmente.

-Credevo volessi fare un accordo, Dran: informazioni sulla Villains LTD in cambio di...

-Lo so, lo so. Ma che male c’è a divertirsi un po’?

 

A poca distanza dalla folla, Tony Stark scende da un’auto sportiva da centinaia di migliaia di dollari. Avrebbe preferito controllare la situazione nell’armatura da Iron Man, ma ha tutta l’intenzione di assistere al processo di persona. C’è qualcosa che non gli quadra, in tutta questa faccenda...ma è stato lui ad appoggiare l’idea di un accordo con Dran. Non gli piace per nulla l’idea di concedere il benché minimo privilegio ad una persona del genere, ma riconosce che è soltanto un pesce piccolo.

Se fosse stato a capo dei Vendicatori, non si sarebbe nemmeno arrivati al processo. Ma Visione è di gran lunga più scettico di lui sulla possibilità di ricavare informazioni utili sulla Villains LTD...

Il suo flusso di coscienza viene interrotto da una figura decisamente familiare, un uomo biondo che si avvicina a passi rapidi. Sotto l’impermeabile, indossa il costume di Calabrone.

-Tony, dobbiamo parlare.

-Che ci fai qui, Henry? Dovresti essere con i Vendicatori della Costa Ovest...

-In privato...è una questione della massima importanza – insiste Henry Pym, facendo segno di seguirlo. I due uomini si allontanano dalla folla, imboccando l’entrata di un vicolo buio.

Appena entrato nell’ombra, Stark sente qualcosa di freddo sulla nuca. Gli è successo abbastanza volte da riconoscere cosa sta succedendo: è una pistola.

-Chiunque tu sia, la mia guardia del corpo arriverà da un secondo all’altro.

-Dubito che sappia dove sei – risponde una voce maschile.

L’ombra sparisce, lasciando spazio all’inconfondibile vista del Grand Canyon. L’ombra prende una forma umana, un uomo biondo con gli occhiali da sole. Al suo fianco, una bella donna con i capelli raccolti a coda di cavallo. “Henry Pym” cambia rapidamente aspetto, ricoprendosi di scaglie e perdendo parecchi chili.

-Shades, Pathfinder e Slim Snake della Villains LTD – li riconosce Stark – Devo ammetterlo, questo è il rapimento più rapido di cui sia stato vittima.

Stark si gira lentamente, riuscendo finalmente a vedere chi gli sta puntando contro un’arma. Indossa un costume completamente nero.

-E non poteva mancare Switch, naturalmente. Cosa volete?

-Stabilire un accordo.

-Non parlo con i sottoposti. Che ne pensa il vostro capo? – rilancia Stark.

-Il nostro capo ha messo una taglia sulle nostre teste – gli risponde Pathfinder.

-Avete un pessimo rapporto di lavoro.

-Se c’è una cosa che ho imparato in questo mestiere – continua Switch – E’ che bisogna seguire la scia dei soldi, e sei tu a pagare i Vendicatori.

-A dire la verità, sono solo uno dei finanziatori della...

-Dran lavora ancora per DeCeyt: si è costituito apposta per darvi delle informazioni false.

-A differenza di voi, che siete della così brava gente...

-DeCeyt è pazzo e noi ne abbiamo abbastanza – replica Pathfinder – Il patto è questo: daremo ai Vendicatori tutte le informazioni necessarie per distruggere DeCeyt, ed in cambio ci lasceranno in pace.

-Hey, dovevo dirlo io! – protesta Switch.

-Come stavo dicendo, non ho voce in capitolo sulle scelte dei Vendicatori – mente Stark – Ma se l’avessi, vi suggerirei di costituirvi...potreste entrare nel programma protezione testimoni, ad esempio; ma se avete intenzione di continuare a commettere crimini,  l’accordo salta.

-Mi sembra giusto – risponde Pathfinder.

-Lasciamolo qui a morire – risponde Shades.

-Sembra che abbiate un po’ di dettagli da discutere, Switch. Ora, se volete scusarmi, avrei un processo da seguire.

Stark si rimette in sesto la cravatta, mentre i criminali si scambiano occhiate confuse. Un portale di teletrasporto appare in mezzo al deserto, e Switch fa segno di entrarvi.

-Non è finita; ricordati che possiamo rintracciarti quando vogliamo.

-Cercherò di non perdere troppo sonno – risponde Tony Stark, rientrando nel portale.

 

Il furgone blindato entra nella strada che porta al tribunale, allo scattare di dozzine di macchine fotografiche. Matt Murdock non può vedere i loro flash: lo stesso incidente che lo ha dotato di super-sensi e gli ha permesso di diventare Devil lo ha infatti reso cieco.

Tra la folla non avverte nessun sospetto, anche se non è semplice controllare le reazioni di così tanta gente. Ci sono abbastanza eroi per tenere sotto controllo la situazione, però, e forse dovrebbe concentrarsi un po’ di più sul processo...il suo non è un compito facile: sa benissimo che le prove contro Dran sono perlopiù circostanziali.

Inoltre, è probabile che l’avvocato della difesa proponga un accordo. E’ chiaro che sotto la Villains LTD c’è molto più di quanto si sappia...tutto questo potrebbe essere un elaborato piano di DeCeyt, del resto. Se è riuscito a piegare una donna forte come Pathfinder, cosa può aver fatto alla mente di un teppista come Dran?

-Non riesco a crederci: ti ho colto di sorpresa – si intromette una voce femminile.

-A dire la verità ho sentito il tuo profumo dieci minuti fa, ma ero sovrappensiero. Cosa ci fai qui, Natasha? Di nuovo nei Vendicatori?

-Speravo di assistere alla condanna di un Dran...più che altro il padre, ma anche questo non sarebbe male.

Il battito del suo cuore ha accelerato per un istante: sta mentendo. Matt però non ha il tempo di rifletterci sopra, perché il furgone si è fermato e Diamond Dran scende a terra.

C’è il rumore degli scatti, poi quello delle guardie in armatura che toccano il suolo. Joshua Norton sorride, avvicinandosi all’uomo che dovrà difendere in tribunale, stringendogli la mano.

C’è uno sparo.

Una frazione di secondo dopo un proiettile colpisce la fronte di Diamond Dran, e rimbalza in mezzo agli occhi del suo avvocato.

 

Il panico è immediato. Le guardie gettano a terra l’uomo indistruttibile e lo accerchiano, pronti a scaricare i propri repulsori sull’assassino. La Vedova Nera reagisce in modo simile, spingendo Matt al sicuro: neanche i super-sensi di Devil lo proteggerebbero da un cecchino.

Occhio di Falco carica una serie di frecce, mentre Sersi trasmuta l’aria attorno al tribunale per formare un enorme vetro antiproiettile. Subito dopo, un altro proiettile uccide uno dei poliziotti che si trova all’esterno del vetro.

Il panico è assicurato: centinaia di persone che cercano di scappare, senza alcuna idea di dove si trovi il cecchino, che cercano di scappare in mille direzioni. Il fatto che un altro poliziotto e poi un altro ancora sia ucciso sotto i loro occhi non aiuta affatto.

Jocasta solleva Dran da terra, fissandolo con occhi capaci di lanciare raggi laser:

-Okay, volevi parlare? E’ il momento adatto!

-Io non ne so niente...avevo intenzione di pagare l’avvocato, non di ucciderlo – alza le spalle Dran – Comunque, se il modus operandi non è cambiato, continueranno ad uccidere gente finché non farete sparire questo scudo.

Occhio di Falco prende il comando, maledicendo mentalmente la Villains LTD: non credeva sarebbero stati così freddi e calcolatori.

-Jocasta, porta dentro tutti i civili! Sersi, fai sparire lo scudo appena siamo liberi. Dove diavolo è il cecchino!?

Ad alcune centinaia di metri di altezza, “Happy” Hogan alza le spalle all’interno dell’armatura di Iron Man. Il fatto che il Fante di Cuori scuota la testa mentre continua a girare in tondo sopra al tribunale non è un buon segno.

-Non ne ho la minima idea, ‘Falco – comunica via radio – I sensori dell’armatura non rilevano niente nel raggio di un chilometro!

Matt Murdock afferra Natasha Romanoff per la manica dell’impermeabile, poco prima di entrare nell’edificio, dicendole a bassa voce:

-Insomnia ha una vista acuta come i miei altri super-sensi, potrebbe essere anche a cinque chilometri di distanza se ha un fucile adatto.

-Sto abbassando lo schermo – annuncia Sersi.

-Zero sapeva che sarebbe successo – capisce Natasha, lasciando cadere a terra l’impermeabile. Si getta tra la folla nel suo costume da Vedova Nera, proprio di fianco ad uno dei civili che è appena stato colpito da un proiettile.

“I bersagli sono troppo diversi perché i colpi siano stati sparati dalla stessa posizione” capisce “O la Villains LTD ha più di un cecchino, oppure continua a spostarsi”.

 

Sul tetto di un palazzo ad un chilometro e mezzo di distanza, Insomnia scende dalle spalle di Speed Demon ed imbraccia il fucile che il velocista le consegna.

-O dimagrisci o ti compri un fucile più leggero – ansima Speed Demon.

-Zitto, ho solo un paio di secondi per colpire – risponde la donna imbracciando l’arma e puntando il mirino verso Occhio di Falco...prima che un costume verde intralci la sua visuale.

-Ma che diavolo...

Sersi lancia una scarica oculare, fondendo il fucile: Insomnia lo lascia andare giusto in tempo. Speed Demon aspetta un secondo di troppo prima di rispondere: l’Eterna fa un gesto nella sua direzione, trasformandolo in una tartaruga.

Senza neanche pensare, Insomnia afferra un paio di granate dalla sua cintura e le getta in faccia alla Vendicatrice. L’esplosione non è sufficiente ad ucciderla, ovviamente, ma è una distrazione più che sufficiente: la cecchina si getta dal tetto del palazzo, lanciando una corda a cui appendersi.

Una scarica elettrica taglia il cavo, e la Vedova Nera le cade addosso. Nei pochissimi secondi a disposizione le due donne cercano di combattere, prima che Insomnia allarghi il mantello per planare ed atterrare duramente sul tetto di un palazzo molto più basso.

La Vedova Nera lancia la propria tela, scendendo più lentamente, e le due si ritrovano faccia a faccia.

-Bel trucco, spostarsi a super-velocità tra uno sparo e l’altro – si congratula la Vedova Nera – Peccato che un cecchino possa sempre intuire da dove potrebbe sparare un altro cecchino.

-Sono contenta che tu ti sia fatta viva – risponde Insomnia lasciando a terra il mantello e caricando le balestre da polso – Non faccio un po’ di esercizio da quando ho steso Devil.

-Io non sono Devil – risponde Natasha, lanciando una doppia scarica di Morso di Vedova.

Insomnia, che si aspettava un combattimento corpo-a-corpo, non fa in tempo ad evitarla e cade priva di sensi.

 

Iron Man ed il Fante di Cuori atterrano di fronte al tribunale, dove la folla si sta calmando; si sentono già le sirene delle ambulanze in arrivo.

La calma dura poco: un portale di teletrasporto appare a mezz’aria. Una donna appare all’improvviso, calciando il furgone direttamente addosso ad Iron Man. Il Fante di Cuori si prepara a lanciare le proprie scariche di energia, ma Switch appare alle sue spalle spingendolo all’interno di un portale che si chiude immediatamente dopo.

Shades esce dall’ombra di Occhio di Falco, afferrando il suo arco ed impedendogli di scoccare frecce.

-Rifacciamolo, qualche volta – dice Shades, mentre Slim Snake uscendo da un portale inietta il suo veleno naturale nel collo dell’arciere: non abbastanza da ucciderlo, perché non è stato pagato per farlo, ma più che sufficiente per fargli perdere i sensi.

Iron Man sposta il furgone con una mano, caricando i repulsori e puntandoli contro Switch e Pathfinder. Prima che faccia fuoco, Shades richiama la sua attenzione con un fischio.

Slim Snake ha preso l’arco ed una freccia, e le sta puntando contro Occhio di Falco.

-Credo che questa sia una freccia esplosiva, testa di ferro.

<<Che cosa volete?>>

-Abbiamo piazzato una bomba in un edificio della città – risponde Pathfinder, estraendo dalla giacca un piccolo oggetto metallico – Se non decolli entro cinque secondi, la farò esplodere. Cinque...due...

<<Voi siete pazzi>> risponde Iron Man, prendendo rapidamente quota.

Senza perdere tempo, i quattro membri della Villains LTD entrano nel tribunale. Entro pochi minuti sarà pieno di poliziotti e super-eroi, quindi non c’è tempo da perdere.

-La prossima volta al bluff ci pensi tu – dice Pathfinder, lanciando l’oggetto metallico: un accendino.

 

L’accendino resta fermo a metà della propria parabola. Iron Man è immobile, anche se gli stivali-jet sono ancora accesi. La Vedova Nera trascina Insomnia, senza spostarla di un millimetro.

Le ambulanze si stanno avvicinando, eppure restano ferme. Il mondo continua a girare, anche se lo fa molto più lentamente.

Slowdown atterra.

Cammina lentamente, silenziosamente. E’ intrappolato all’interno dell’esoscheletro con cui lo ha fuso il Flagello Nero, e la mente che gli ha ordinato di rallentare tutto non è più la sua.

Passa oltre la Villains LTD senza degnarli di uno sguardo, senza nemmeno notare che Shades non è stato colpito dal suo potere.

Come due spettri in un mondo in pausa, proseguono per la propria strada tra le stanze dell’edificio. Passano oltre le guardie in armatura, oltre Jocasta, oltre Matt Murdock ed oltre al giudice.

-Oh, merda – è la reazione di Dran quando li vede arrivare.

-Hai più paura di lui che di me – nota Shades – Non ci sono abituato.

-L’ultima volta che ci siamo scontrati mi ha gettato in un vulcano...sono invulnerabile al suo potere, ma non sembra fregargliene molto.

Slowdown si ferma. E’ impossibile dire se stia fissando Dran o meno, perché la maschera copre completamente il suo volto.

-Beh, hai intenzione di ammazzarlo o no? – insiste l’uomo indistruttibile.

-Non lo so. Dovrei?

-Secondo te!?

-Mi sta simpatico. E tu avevi intenzione di tradire la Villains LTD o sbaglio?

-Ti manda DeCeyt? Lo so che non avrei dovuto cambiare il piano, ma...

-Non lavoro più per DeCeyt. Sto cercando di capire se invece tu lo segui ancora – riflette Shades.

-Siamo ancora in affari, sì, ma volevo una posizione più indipendente e lui me l’ha concessa.

-Il che vuol dire che aveva intenzione di ucciderti comunque.

-Uccidermi? Sono invulnerabile a qualsiasi cosa! – ridacchia Diamond Dran.

-Okay – alza le spalle Shades, incamminandosi verso l’uscita.

-Aspetta! Non vorrai lasciarmi solo con...uhm...strano, aveva tutto il tempo per attaccarmi. Perché se ne sta fermo lì?

-Parrebbe palesemente lapalissiano, signor Dran – interviene una voce che i presenti conoscono benissimo – Che non è lei il vero bersaglio.

 

Augustus DeCeyt, alias l’Imperatore del Crimine, impugna la Chiave dello Zodiaco e la punta verso Slowdown. Quest’ultimo sfrutta il suo potere di rallentare la materia per rallentare la velocità di rotazione di DeCeyt rispetto al pianeta, accelerandolo a più di mille chilometri l’ora.

Allo stesso modo con cui la Chiave gli ha evitato di restare congelato appena si è teleportato qui, nullifica completamente l’effetto. Slowdown non sembra preoccuparsene troppo: forse avrebbe il tempo di rallentare il raggio di luce emesso dalla Chiave, ma non lo fa.

E’ una morte rapidissima: il potere della Chiave trasforma i suoi atomi in pura luce, disintegrandolo in un lampo accecante. Non più chiuso nella sua lenta morsa, il mondo torna a ruotare.

Shades, ferito dalla luce improvvisa, non può fare altro che sparire nella sua stessa ombra. Dran è protetto dal suo potere; l’unico altro presente a non perdere l’uso della vista per colpa del lampo è ovviamente Matt Murdock.

Dal suo punto di vista, un uomo è semplicemente apparso dal nulla da un secondo all’altro. I suoi iper-sensi capiscono subito due cose: primo, le guardie e Jocasta sono ancora immobilizzati.

Secondo, capisce chi ha davanti...e soprattutto, riconosce la forma della Chiave dello Zodiaco.

-Il professor DeCeyt, suppongo.

 

L’accendino cade nelle mani di Switch, che lo ripone nella cintura del costume. Si guarda intorno, prima di correre nel tribunale come aveva intenzione di fare.

-Un secondo. Dov’è Shades?

-Io non andrei là dentro se fossi in voi – si intromette uno strano uomo, il cui volto è completamente oscurato da uno strano effetto pixel.

-Chi diavolo sei? – chiede Pathfinder.

-Chiamatemi agente Zero. Là dentro c’è il professor DeCeyt, come il suo senso mutante può confermare. Non credo vogliate davvero incontrarlo adesso.

-Deve aver preso Dran prima di noi – capisce Slim Snake.

-A dire la verità, Dran non mi interessa: era solo il modo più pratico di arrivare a voi. Perché non troviamo un luogo un po’ più appartato? Ho una proposta d’affari.

Switch sta per rispondere, quando nota Iron Man che scende in picchiata: i suoi sensori devono aver capito che non c’era nessun detonatore.

Non ha il tempo per pensare ad altro che creare un portale di teletrasporto che faccia sparire lui, i suoi compagni di squadra e l’agente Zero.

 

All’interno del tribunale, Matt Murdock si avvicina all’Imperatore del Crimine. Tutti i suoi sensi gli dicono che è un normalissimo uomo di mezz’età, ma la sua voce è diversa da tutte quelle che ha sentito finora...così disumanamente regolata, è impossibile comprendere se stia mentendo.

-Sono rammaricato per le sue scelte, signor Dran. Le avevo dato ampia libertà in questa missione, non completa carta bianca.

-Si può sapere che è successo, capo?

-E’ assai semplice, signor Dran: era logico pensare che Freeman avrebbe cercato di liberarla e di reclutarla nella sua banda ribelle, e questo era il momento più opportuno. Quando non si è fatto vivo, ho ordinato ad Insomnia di uccidere i presenti finché non si fosse deciso a cadere nella trappola o avesse abbandonato i propri propositi.

-E non le importava quanta gente sarebbe morta nel frattempo – interviene Matt.

-Evidentemente, l’incidente ha suscitato abbastanza clamore da destare l’attenzione del mandante di Slowdown. La domanda è: chi lo ha aizzato? Inoltre, non avevo previsto l’intervento della Vedova Nera...non ritengo probabile che i due eventi siano scollegati.

-A lei non importa proprio delle persone, vero? – continua Matt – I suoi agenti, i suoi nemici, gli innocenti. Non prova niente per loro, sono soltanto pedine in un gioco che solo lei può vedere...

-Si ritenga fortunato, avvocato Murdock, perché se così non fosse lei morirebbe qui ed ora. Le offro un’ultima possibilità, signor Dran, di fare ritorno alla Villains LTD. Scelga accortamente.

-Altrimenti? Mi ucciderà come ha fatto con Turbine?

-Lei non è un giocatore così importante da farmi cambiare i miei piani, signor Dran. Quanto a lei, avvocato Murdock...questa è la terza volta che la sua strada incrocia le vite dei miei agenti in modi che non ho calcolato. La prego di non testare ulteriormente la mia pazienza.

“Terza?” pensa Matt “Ho incontrato Switch come Matt Murdock, ma Pathfinder solo come Devil...”

-Signor Dran, lei è licenziato – sentenzia l’Imperatore del Crimine, prima di svanire in una luce dorata.

Diamond Dran sbuffa, passandosi una mano tra i capelli.

-Giudice, che ne dice di annullare il processo?

 

Sotto i ghiacci della Groenlandia

Il Flagello Nero sbatte i pugni sul suo trono dorato, mentre l’energia residua della Chiave dello Zodiaco illumina i suoi occhi.

-Come diavolo ha fatto!? Non poteva sapere dell’intervento di Slowdown!!! Hai distrutto il mio ultimo agente, DeCeyt...

Su uno degli schermi, Insomnia svanisce in un turbine di luce tra le mani della Vedova Nera. Speed Demon, invece, torna nella propria forma umana guardato a vista dai Vendicatori.

-...ma sembra che tu abbia perso un altro dei tuoi. Alla fine, la somma dei giochi è sempre zero.

Gli occhi del Flagello Nero sono tutti per una figura apparsa per pochi secondi: un uomo il cui volto è nascosto da un travestimento impenetrabile.

-Ma sembra che abbiamo un nuovo giocatore. Mi chiedo da che parte abbia deciso di stare?

 

Sede Centrale della Villains LTD

Sola nella sua stanza, Insomnia riflette. Il suo corpo, già naturalmente carico di adrenalina, freme ancora per la battaglia che la Vedova Nera le ha rubato...e per la vergogna di essere stata recuperata da DeCeyt, come se non fosse più che capace di badare a se stessa.

Perché salvare lei e non Speed Demon? DeCeyt deve aver certamente capito che, ormai, la fedeltà del velocista superava di gran lunga la sua.

Non ci sono nuove missioni in programma: DeCeyt le ha appena annullate tutte. Il Laser Vivente e l’Uomo Radioattivo lavorano tutto il tempo a quell’assurda macchina, e Miss Link non si vede per più di dieci minuti al giorno.

Solo ora, Insomnia realizza che DeCeyt non ha più intenzione di mantenere la sezione mercenaria della Villains LTD. Capisce di essere stata usata e che presto sarà abbandonata.

Capisce di aver scelto la fazione sbagliata.

E finalmente decide: è tempo che qualcuno strappi ad Augustus deCeyt il controllo dell’organizzazione.

 

CONTINUA !!!